sabato 9 aprile 2011

La mia prima mezza

Mi è arrivato questo articolo dal nostro nuovo socio Angelo Lorenzi e lo pubblico molto volentieri.
Vi ricordo che il Blog è aperto a tutti e chiunque voglia pubblicare qualcosa me lo posti a filocalda@virgilio.it


"Fare la mezza maratona non vuol dire solo arrivare al traguardo in Santa Croce della 21 chilometri ma lungo la strada si incontrano avversità e sensazioni che solo chi la vive può descriverle.
Si comincia subito ritrovandosi davanti alla Biblioteca Nazionale tutti insieme podisti “extraterrestri” fortissimi, meno forti e neofiti della distanza e qui il direttore sportivo impartisce i compiti al veterano del gruppo. “Devi essere la loro “Lepre” porta questi due ragazzi a finire la mezza, non li perdere di vista”.
Il veterano del gruppo non si tira indietro e da subito comincia ad elargire suggerimenti rilevatesi importantissimi durante la gara, consigliando un riscaldamento leggero sciogli gambe, suggerendo di stare attenti ai primi chilometri dove la gente non farà altro che spingere e di stare soprattutto attento a dove mettere i piedi. Sempre durante i primi chilometri di gara suggerisce di non farsi prendere dalla bramosia, perché la gara sarà lunga si devono percorrere 21 chilometri, c’è tempo per correre più forte.
Il neofita della disciplina, ed il suo compagno di mezza non perdono di vista la loro “Lepre”, la quale si ferma anche ai ristori aspettando i suoi due compagni di squadra.
La gara va avanti liscia fino al 12’ chilometro e da li in avanti cominciano alti e bassi e per la strada troviamo il presidente ed altri soci pronti ad aiutarci ai ristori.
La crisi arriva puntuale al 18’ chilometro ma li il neofita ed il suo compagno si aiutano reciprocamente e senza accorgersene arrivano insieme al traguardo bellissimo di Santa Croce in meno di 1.52, tempo mai sperato prima della partenza.

Tutto questo non è quello che vorremmo da una società di podismo ma quello che avviene realmente alla Luivan Settignano, questo a testimoniare che non conta la quantità degli iscritti ma la qualità e lo spirito di gruppo."

Angelo Lorenzi

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