domenica 29 aprile 2012

S.Piero a Ponti

Giornata umidissima quella di oggi a S.Piero a Ponti... Molti i cedimenti, ma non dei Luivan che stringendo i denti sono andati in tanti a premio giungendo bene anche nella classifica a squadre. Tra i presenti anche l'amico Fabrizio Astolfi che pur correndo con una società milanese non ha esitato a sfoggiare la mitica casacca rosso-blu.
Grande Brigitta che pur distrutta dal caldo è arrivata quattordicesima donna...brava!!!
S.Piero a Ponti

1-Filippo Gori 53'13" 11(10+1) Punti
2-Gianni Cantini 57'16"  9(8+1) Punti
3-Filippo Caldarola 58'45" 7(6+1) Punti
4-Alessandro Del Soldato  58'50" 7(5+1+1) Punti
5-Enrico De Monte 1h02'39" 5(4+1) Punti
6-Angelo Lorenzi 1h7'06" 4(3+1) Punti
7-Loriano Grassi 1h8'32" 5(2+2+1) Punti
8-Brigitta Broeke 1h11'00" 4(1+1+1) Punti
9-Lapo Bernardini 1h13'03" 1(/+1) Punti
10-Franco Marchi N.P       3(/+2+1) Punti

Classifica Generale

1-Filippo Gori  44 Punti
2-Gianni Cantini 32 Punti

3-Enrico De Monte 22 Punti
3-Alessandro Del Soldato 22 Punti
5-Filippo Caldarola 20 Punti
6-Andrea Buonamano 19 Punti
7-Loriano Grassi 13 Punti
8-Brigitta Broeke 10 Punti
9-Angelo Lorenzi 8 Punti10-Daniele Bernardo 7 Punti
11-Claudio Perini 6 Punti
11-Orlandi Stefano 6 Punti
11-Franco Marchi 6 Punti
14-Sauro Vaggi 4 Punti
14-Emanuele Bianchi 4 Punti
16-Lapo Bernardini 3 Punti

17-Fabio Gasperini 2 Punti

Il 20 Maggio la prossima corsa del Trofeo Luivan........ la mitica 10km di Candeli, pochi ma tosti....
Forza Luivan!!!
 


lunedì 23 aprile 2012

Maratona di Parigi

Dopo averci portato per le strade di Madrid il nostro socio Lapo Bernardini ci porta a Parigi........ 

Racconto di uno dei 32980.

Venerdì

Vado a ritirare il pettorale, tutto e molto ben organizzato, niente file mi danno il pettorale dicendomi  "bon canche Lapò!. Arrivato a casa guardo il pettorale e noto che sotto il numero c'è scritto grandicello solo il  mio nome di battesimo che in francese naturalmente suona "Lapò".
Arrivo alla maratona dopo una settimana di vacanza, sono molto rilassato, ho fatto dei piccoli allenamenti con percorsi favolosi lungo la Senna o nei giardini del Louvre ho provato l'abbigliamento tutto ok.

Domenica mattina

Sono riuscito a dormire abbastanza. Mi sveglio alle 6 e faccio una bella colazione a suon di baguette e miele. Stranamente non sono molto emozionato. La prima sorpresa è la metro alle 7 di domenica mattina è solo piena di maratoneti che arrivano da ogni parte del mondo, ci sorridiamo ci salutiamo siamo già una sorta di comunità. Via via che passano le fermate la metro si riempie, c'è chi sta seduto pesieroso, chi sorride e attacca discorso, chi già muove nervosamente le gambe."Charles de Gaulle – E'toile" è la fermata dell'arco di trionfo, scendiamo e siamo già un fiume di persone, che come un ruscello sotterraneo esce dalle gallerie della metro e comincio a domandarmi "ma quanti siamo?". Ancora organizzazione perfetta, nessun piagia pigia, un percorso obbligato fino a lasciare lo zaino.
Ultimi preparativi, fa freddo, metto la felpa vecchia e la busta di plastica, è nuvolo ma non piove. Lascio lo zaino e vado verso l'arco di trionfo; le gallerie della metro seguitano a vomitare persone. In un attmosfera di festa e di attesa palpabile vecco bloccato due volte per fotografare degli altri maratoneti davanti all'arco di trionfo, poi mi affaccio sugli Champs Elysees e vedo che nelle gabbie c'è già una folla immensa. Non devo camminare molto dato che sono nell'ultima gabbia.
Entro nella mia gabbia, è presto, siamo ancora pochi. Per ogni gabbia c'è una specie di palchetto con due "corridori/animatori" che fanno esercizi di riscaldamento. Sul nostro palchetto ci sono un uomo e una donna, trovo l'idea un po' da villaggio vacanze, ma la cosa divertente è che noto che il sedere dell'uomo è sicuramente più tornito e invitante di quello della donna! Volgo lo sguardo verso gli Champs Elysees e noto che i palchetti sono tanti e l'arco della partenza è molto lontano. Gli Champs  Elysees per chi non li ha visti sono un vialone sterminato e largo circa il triplo del più largo viale di Firenze. Beh piano piano questo sterminato fiume si riempie di persone fino all'inverosimile. Accanto a me due simpatici 65/70 enni dagli Stati Uniti che corrono un paio di maratone l'anno in Europa; una signora brasiliana, due ragazze coreane, uno spagnolo e un messicano. Azz. Ma quì veramente c'è gente di ogni razza, colore, ceto, religione ecc.
Guardo l'orologio e in teoria fra cinque minuti dovremmo partire, ma tutti continuiamo a chiaccherare mescolando le lingue del mondo con grande libertà (tranne il coreano almeno per quello che mi riguarda!).
All'improvviso "trois, deux, un ... go!" PARTENZA! Ma noi siamo fermissimi! Il fiume di corpi comicia a passare sotto i due archi della partenza, laggiù (ci sarà almeno un km!) mi rendo conto che sono un'infinità e noi siamo ancora quassù fermi a chiaccherare.
All'inzio sono un po' nervoso, sento un po' freddo e mi scappa la pipì, ma poi mi rilasso. La partenza è piena di cessi e vespasiani e ancora prima di partire noi c'è molto tempo! Tutto il tempo per ridere e scherzare insieme agli altri corridori mentre facciamo la fila per pisciare; un francese simpatico mi dice "il problema ora è trovarlo!" (se pensate al freddo ecc capite di cosa parlo!).
Beh per farla breve, gli organizzatori tolgono le gabbie e dietro ad un nastro ci fanno lentamente avvicinare alla partenza.
Sono passati 42 minuti dal via ma finalmente ci liberano e correndo possiamo passare sotto l'arco della partenza! Finora abbiamo scherzato anche per smorzare la tensione ma ora finalemente si corre!
Andiamo giù per gli Champs  Elysees la folla è fitta ma non c'è nessun pigia pigia posso correre al mio ritmo. Anzi vado più forte! So benissimo che non dovrei farlo, ma corro sono felice e sto bene; e quindi me ne fotto! Dopo Place della Concorde comincia Rue de Rivoli il pubblico sui marciapiedi non è tantissimo, ma subito dopo il Louvre comincia a diventare una cornice compatta. A sinistra vedo un'autoscala dei pompieri con la scala allungata sopra la folla dei corridori con due pompieri sopra che applaudono e incitano i corridori. Penso carina l'idea simpatici questi pompieri. Ma dopo qualche incrocio ecco ancora pompieri! Allora sono distribuiti lungo il percorso per aiutare al chiudere il traffico! Ma la cosa bella è che stanno tutti lì in fila davanti ai loro camion a urlare e incitare ogni singolo corridore. E infatti quando passo vicino ad un loro gruppo sento partire un "alé Lapò!". E sul momento non realizzo. Poi mi ricordo del nome sul pettorale e sorrido e saluto.
Comincio ad avvicinarmi al 5°km dove ho un appuntamento volante con il mio team di supporto (mio figlio e la mia compagna). Io li vedo subito, alzo il braccio loro mi vedono un po' all'ultimo momento. La mia preoccupazione è avvertirli che sono in ritardo di mezz'ora rispetto ai tempi che gli avevo dato per il secondo incontro: come uno scemo ripeto "mezzora dopo! Capito! Sono in ritardo di mezz'ora!".
Corro sempre sotto il ritmo stabilito e rue de Rivoli è infinita, ma ora si vede la colonna di piazza della Bastiglia. Nella piazza la folla del pubblico si stringe, si avvicina e arriva il secondo "alé Lapò". Sto bene ma di nuovo mi scappa la pipì! Che palle! Penso "Fra un po' c'è un parco la faccio lì!" Non mi riesce fermarmi a farla dove capita come fanno altri.
In rue De Reully lungo la strada c'è un mercato e mi viene da pensare che questa città oltre che bella è viva, e forse quelli del mercato non ci amano in questo momento.
Dopo il 10° km entriamo finalmente nel parco di Vincennes! E improvvisamente è tutta una corsa ma fuori dal percorso a fare la pipì coperti da un'albero o da una siepe!
Il parco è bellissimo e pieno di musica: bande; tamburi un po' di tutto dopo un po' anche un complesso di corni da caccia in costume! Poi anche il castello che sembra proprio quello delle favole e per finire in un prato ci sono delle pecore!? Ma che ci avevano messo nell'acqua e nel pezzettino di banana di Guadalupe e della Martinica che ho preso al ristoro.
Prima di uscire dal parco c'è ancora tempo per dei procuttori di Champagne che in costume ti offrono un flute! Usciamo dal parco e quasi subito siamo alla mezza. C'è di nuovo tanto pubblico e gli "alé Lapò"si ripetono come gli "alé Julie" , "Bernard" ma ad ognuno rispondo con un cenno o un sorriso, è bello conoscere i nomi dei miei vicini di corsa. Ritorniamo verso la Bastiglia c'è vento freddo il pubblico è tutto intirizzito ma noi stiamo benissimo. Ora siamo lungo la Senna a sinistra si vede Notre Damme, mi sto avvicinando al secondo "rendez vou", c'è una piccola discesa il fiume umano scende su una strada che sta al livello del fiume è come se i due fiumi si fondessero. Non riesco a vedere mio figlio fino all'ultimo ma lui è lì pronto con una bottiglia di Gatorade in mano. Bravo Giò è andata bene anche questa!
Proseguiamo lungo la senna sto bene, niente dolori muscolari, piedi ok, spesso ci sono bande o tamburi organizzati ma anche gente autorganizzata con un'amplificatore che urla e incita.
Stiamo percorrendo Voie Georges Pompidou che è uno stradone a più corsie, peccato che sia al livello più basso della strada normale e talvolta in galleria quindi non vediamo molto. Questo è forse il pezzo più noiso della maratona in una galleria piuttosto lunga fa anche un gran caldo.
La Tour Eiffel quasi non la vediamo ma con mia grande sorpresa vedo che siamo al 30° km, mangio e bevo come o fatto ogni 10km e vado avanti. Comincio a sentire un po' di stanchezza ma mi rendo conto che se continuo così sono sotto le quattro ore e mezza (che era il mio obiettivo) e anche di un bel po'! "Non ti gasare Lapo, vedrai che al 35° arriva la botta!" Mi dico.
Dopo un paio di km siamo dentro al Bois de Boulogne, so che all'arrivo non manca molto ma so anche che quì saremo più soli e comincio a sentire la stanchezza, ma sono ancora allegro e guradando l'orologio vedo che il ritmo è calato di poco. Comincio il conto all'arrovescia dei km.
Siamo dopo il 35°, comincio a vedere gente che cammmina, che soffre, che sbanda, crampi a gogo!
Davanti ad un uomo chiaramente in crisi si è messa a correre una signora tenendo in mano la medaglia gialla che ci avrebbero dato al traguardo come l'asino con la carota!
Io fatico ma sto bene, stomaco ok dolori muscolari nella norma, forse un'accenno di tensione al polpaccio sinistro, "meglio non forzare tanto anche così le quattro ore e mezza le spappolo!"
Dopo il 39° c'è un gruppo di Bordeaux in costume che offre bicchierini di vino e c'è anche chi se li beve!  L'emeozione e l'entusiasmo salgono ma a differenza di Madrid dove vedevi l'arrivo da 2km prima quì siamo nel parco e ormai siamo oltre 41 km ma del traguardo nessuna traccia. Anzi il Garmin mi dice che ho già fatto più di 42 km! che abbia sbagliato strada?
Usciamo dal parco, una svolta a sinistra, una destra e ECCOCI solo una fila di cronometri e due file di fotografi. Allungo il passo non riesco più a respirare, c'è un tipo che va contromano l'altoparlante dice "siete sulla linea" e ci siamo per davvero, quasi a sorpresa mi dimentico di fermare il cronometro ma so che ho fatto centro. Lo fermo e guardo 4h 21' 20" che bello!
E' proprio vero ogni maratona fa storia a se, a Firenze avevo sofferto e non mi ero divertito, quì non mi è nemmeno sembrato di aver corso 42 km. Sono felice come un bambino prendo la mia maglietta e un poncho blu e mi rendo conto che effettivamente fa freddo. Piano piano arrivo alla tanto agognata medaglia.
L'equipe il giorno dopo ha pubblicato uno speciale con i nomi di tutti e i 32.980 Vincitori questo è lo sport che amo!

Lapo









mercoledì 11 aprile 2012

Sulle orme di Sigerico


Un consiglio per chi vuole fare una bellissima e faticosissima mezza.
Si corre di Sabato pomeriggio, ore 15.00, tutta sterrata sulla via francigena!!!
Fino al 15 Aprile è prorogata la quota a 15 Euro!!!
Le iscrizioni, che ognuno deve fare per conto suo chiudono il 19 Aprile!!!
Filippo, Pippo ed Emanuele già iscritti!!!
                                        Fatevi sotto!!!